Equinozio di primavera: l’impulso della vita

L’Equinozio di primavera segna a tutti gli effetti  l’inizio della metà luminosa dell’anno cioè quando le ore di luce superano le ore di buio. E’ il primo giorno della primavera, la stagione della rinascita, associata collettivamente a concetti come l’inizio, la resurrezione, la fertilità. Lunedì 20 marzo alle ore 04:06 si riapre il semestre luminoso.

Numerosi sono ancora oggi, i fuochi rituali che vengono accesi sulle colline e che secondo la tradizione più a lungo rimangono accesi, più fruttifera sarà la terra, in Romagna sono note le “focarine”, circondate da gruppetti di persone. I contadini bruciano rami secchi, sterpaglie ed oggetti personali per propiziarsi in tal modo una buona annata per la raccolta nei campi. In passato il rito prevedeva il salto della fiamma ovvero la vincita sul fuoco e simbolicamente sul sole, una sorta di riscatto dell’uomo verso una natura imprevedibile cui era comunque necessario affidarsi. Ancora oggi i fuochi di marzo auspicano la fine del freddo inverno e l’arrivo della primavera, la rinascita.

Come molte delle antiche festività pagane, anche l’Equinozio di Primavera fu cristianizzato: la prima domenica dopo la prima luna piena che segue l’Equinozio (data fissata nel IV°secolo D.C.), i cristiani celebrano la Pasqua.

Pasqua in inglese si dice Easter facilmente ci ricorda la connessione simbolica con la divinità pagana dei popoli nordici, la Dea Eostre (o Ostara, “la stella dell’est” cioè Venere) la quale presiedeva i culti legati al sopraggiungere della primavera e alla fertilità.

L’animale sacro di Eostre è la lepre o coniglio, animale sacro in tante altre tradizioni. I Britannici associavano la lepre alle divinità della luna e della caccia e i Celti la consideravano un animale divinatorio. In molte culture  l’immagine della lepre è impressa nella Luna. La lepre di Eostre, che deponeva l’uovo della nuova vita per annunciare la rinascita dell’anno, è diventata l’odierno coniglio di Pasqua che porta in dono le uova, altro simbolo di fertilità. In diverse antiche culture la lepre è un animale legato alla Luna, perchè gli antichi osservatori videro che le macchie scure presenti sul nostro satellite al plenilunio somigliano a lepri nell’atto di saltare. E dunque si ricollega anche alle figure divine femminili. ed in particolare ad Eostre, che come dea dell’est presiede alla rinascita del sole e quindi della vita. Si tratta di un animale prolifico, motivo per cui viene evocato a richiamare l’attesa di una stagione fertile, ricca di frutti . Il legame della lepre con la fertilità è rafforzato anche da una singolare ricorrenza di questo animale negli antichi riti europei della mietitura, durante la quale simboleggiava lo spirito del grano, cioè la forza che avrebbe consentito al grano di rinascere dopo la mietitura

La pianta sacra dell’Equinozio di Primavera è il trifoglio,  che altro non è che la la ruota solare a tre bracci, mentre la varietà a quattro foglie rappresentava le quattro direzioni.

Da sempre simbolo collegato alla primavera, l’uovo si ritrova in diverse mitologie, in quanto essendo portatore di nuova vita. rappresenta in modo immediato la nascita. Richiama l’unione primigenia perché contiene due parti distinte : il tuorlo, che si collega al colore del sole, e l’albume, bianco o trasparente, lunare e il bilanciamento delle forze (maschile e femminile) lo connette in qualche modo al bilanciamento della notte del giorno che avviene nell’equinozio. Il cesto pieno di uova decorate simbolizza il grembo fertile della Madre, quasi pronto ad esplodere sulla Terra.
Da un punto di vista animico, l’equinozio di primavera rappresenta la forza della vita che superate le intemperie e la rigidità del freddo inverno,  si fa spazio per affermarsi nuovamente alla luce del sole.
E’ un momento di equilibrio delle forze, dove è necessario con energia rompere il guscio e uscire dal nostro uovo, è lasciare la zona di comfort il grembo buio della madre terra, per connettersi con la potenza del sole e iniziare a risplendere, nessuno può farlo per noi, quell’atto di forza dipende esclusivamente da noi e dalla nostra connessione con quella forza più grande di cui tutti facciamo parte.

Dobbiamo essere forti, vitali internamente come l’Ariete che è  simbolo di energia e coraggio. Lasciamo andare l’attaccamento per ciò che avrebbe potuto essere, nel presente rimane solo ciò che ha forza. Questo è il momento in cui è necessario mettere tutta la nostra energia su quei piccoli germogli verdi che hanno spaccato il terreno e con coraggio puntano verso il sole.

L’Equinozio di Primavera è un momento di azione, di rinnovamento, dunque anche il tempo ideale per pulire la casa e dare il benvenuto alla nuova stagione. “Le pulizie primaverili” sono molto più di un semplice lavoro fisico, può essere visto come un tentativo mirato di liberare la casa dai problemi e dalla negatività dei mesi passati e per prepararla alla Primavera e all’Estate.


Formula di rinnovamento:

“Questo è il tempo del ritorno della primavera; il tempo della gioia, quando la vita irrompe dalla terra e le catene dell’inverno sono spezzate. La luce e il buio hanno la stessa durata: è un momento di equilibrio, e tutti gli elementi dentro di noi devono essere nuovamente armonizzati. Il Principe del Sole allunga la mano, e Kore, la Vergine Oscura, ritorna dal Regno dei Morti, ammantata di pioggia rinfrescante; il suo respiro è pieno del dolce aroma del desiderio. Dove Essi poggiano i piedi, appaiono fiori, e mentre danzano, la disperazione si trasforma in speranza, il dolore in gioia, la scarsità in abbondanza. Possano i nostri cuori aprirsi insieme alla primavera! Siate Benedetti!”

Lei trasforma tutto ciò che tocca
E tutto ciò che Lei tocca si trasforma.

 

Formula breve di ringraziamento da recitare per Ostara:

Akasha, tu che detieni la chiave di ciò che io sarò, equilibra in me gli elementi affinché io possa, sotto la tua guida luminosa, trasformare la mia vita. E’ primavera e come la terra rinasce che anche noi possiamo tornare a nuova vita. Grazie.




L’equinozio di primavera simboleggia un ineffabile stato di armonia nell’universo che corrisponde ad una trasformazione benefica della natura umana: tutto si risveglia alla vita e tende ad uscire in superficie per godersi le energie sottili benefiche, intense e profonde della primavera. Quella scintilla di luce che era il Sole bambino del solstizio d’inverno è cresciuto fino a vincere le tenebre dell’ignoranza. In questo periodo di misteriosa rinascita e rigenerazione della natura avviene l’accoppiamento degli animali, le piante cominciano a fiorire e i germogli della vita rinascono ovunque, allo stesso modo per il nostro essere è il momento della purificazione, di riportare equilibrio nella propria vita con la spontaneità e il coraggio che questo periodo dell’anno ci dona.

LA NOSTRA CELEBRAZIONE
19 Marzo a Santarcangelo
ore 20:00


Tenendo conto di tutte le importanti tradizioni del passato. celebriamo il ritorno della luce. Questa è una tappa portentosa dove possiamo acquisire la forza di rompere il guscio del nostro uovo cosmico:

PROGRAMMA

Prima tappa del viaggio:

Purificazione dei corpi sottili

Seconda tappa del viaggio:

Esperienza meditativa nell’ipogeo:

Terza tappa del viaggio:Il ritorno di Persefone e uscita dall’ipogeo

Per via dell’assorbimento acustico e per la buona riuscita dell’esperienza il numero dei partecipanti è ristretto. Iscrizioni aperte fino al  17 marzo. 

Ingresso solo su prenotazione 392 2313470