La mente è orientata alla mancanza, ed è proprio il senso di insufficienza che accende la spia dei bisogni. È una cosa ben nota a chi si occupa di marketing, purtroppo però anche la soddisfazione del bisogno attraverso la compensazione placa solo momentaneamente la carenza.
La parola “mancare”, è un verbo intransitivo il cui significato è “stato di assenza o lontananza da un luogo o persona”. Da questa definizione potremmo dire che la mancanza si fa strada quando c’è l’assenza di un agente che eravamo abituati a frequentare. Se si soffre, è perché non è stato possibile sostituirlo, lasciando un grande vuoto, che non può essere colmato.
Il senso di mancanza è un pilota automatico molto potente, che conduce in molte direzioni, spesso in modi del tutto inconsapevoli. La MANCANZA ha anche aspetti assolutamente positivi perché come tutte le frequenze ha una emanazione elevata ed anche una caduta: parlando in termini musicali una ottava superiore ed una inferiore.
La reale origine della mancanza va cercata e spiegata nelle pieghe dell’anima ed è spesso la vera responsabile di uno dei più grandi veli di illusione, che ci allontana dalla percezione ed ascolto della nostra anima.
Dedichiamo una giornata di lavoro, a comprendere meglio l’origine della mancanza e la sua funzione, per poter dirigere la bussola con più libertà e consapevolezza verso il DESIDERARE. Alla scoperta di quei desideri che corrispondo al piano divino della mia anima, all’apertura dei talenti: unico vero tesoro di questa esistenza fisica.