Il calendario dell’anima
L’uomo moderno non si sofferma più a osservare il cambiamento delle stagioni cogliendone i tratti salienti e riconoscendone le sfumature nei propri movimenti interiori. Il vivere è scandito più dalla cadenza veglia sonno, lavoro e riposo che dal ritmo della natura. Una conseguenza del tutto ovvia, visto il graduale aumento di abitanti nelle città che, lo sviluppo economico ha sollecitato. L’individualismo poi ha portato l’essere umano a una sorta di isolamento, nonostante la massa critica di persone intorno a lui. Un distacco così importante dalla natura e dai suoi caratteri peculiari, ha contribuito ad appiattire le sfumature e le note di colore, rendendo il vivere una routine di gesti e abitudini, che confondono sapori e sfumature tipiche dei lenti e progressivi fenomeni astronomici atti a preservare l’esistenza sul pianeta. I supermercati espongono frutta e verdura “di ogni stagione in ogni stagione”, alienando la piacevole attesa delle fragole ad esempio, che assaporate in tarda primavera, sono capaci di accendere in noi i sensi dell’estroversione tipici del risveglio, dopo il ritiro nelle brune invernali. La stessa tendenza possiamo riscoprirla nella nostra attitudine spirituale, che professiamo un credo oppure no, spesso ciò che è sacro si mostra come un bagliore, come un frammento fra un respiro e un altro. La quotidianità ricopre con un velo la realtà rendendola illusoria, fino al giorno in cui un evento inaspettato strappa questa trama e mostra ciò che è vero nel profondo. Oggi è necessario uscire da questo isolamento interiore e avere un rapporto diverso con il mondo che ci circonda: è necessario guardarsi intorno e partecipare a quanto si vede. I ritmi espansivi e contraenti della natura, devono entrare a stretto contatto con la coscienza umana, scandirne i tempi per favorire un processo evolutivo che senza questo sentito coinvolgimento è purtroppo solo parziale.
Autunno, Inverno, Primavera, Estate, dalla semina al raccolto nascono idee e desideri, vengono portati a termine progetti, alcuni si rivelano essere impraticabili e per questo cessano di esistere. La ruota gira continuamente, una ruota dell’anno e una ruota della vita che ci vede nascere, crescere, innamorarci dare alla luce bambini, costruire e trasformare relazioni e dissolverci. La biologia della vita è in stretto contatto con la natura, di cui è immagine manifesta nel mondo fenomenico. Dobbiamo allora orientarci a credere che esista un calendario dell’anima scandito da tappe annuali imprescindibili, che possiamo scegliere di
onorare consapevolmente o inconsciamente. Comunque sia saremo attraversati da quei particolari momenti dell’anno, che vivremo con responsabilità attiva o passiva. Nella mistica ebraica si dice che Dio ha un piano per noi e questo piano è la nostra evoluzione. Ecco perché il calendario è disseminato di festività per ricordarci qualcosa di importante. Oggi l’almanacco non è più di moda e le ricorrenze collettive riportate nelle nostre agende, sono la trasformazione di solo alcune di queste tappe astronomiche e sociali che i nostri avi, grandi osservatori del cosmo, erano soliti rispettare. Le celebrazioni avevano un carattere sacro, erano capaci di manifestare il grande rispetto che l’uomo aveva per la Terra, il Cielo e i quattro elementi, vissuti come strumenti attivi di ogni creazione e distruzione sul pianeta e invocati come Dei.
Queste tappe scandivano i passaggi di stagione e una ricorrenza intermedia fra un cambio e l’ altro ne sottolineava i caratteri predominanti e ormai maturi, che si manifestavano poi con azioni concrete nella vita sociale. Chiamati gli otto Sabbat o Sabba, queste fermate collegano insieme i cicli interiori con quelli esteriori, intervalli di tempo in cui le vicende cosmiche, stagionali, collettive e personali si fondono all’unisono. Sabbat è una parola che veniva usata per indicare i raduni di persone che in qualche modo desideravano celebrare una festività sacra o una ricorrenza, come il Sabato Ebraico chiamato appunto Sabbath reale
origine del nome Sabbat. Quattro Sabba legati all’aspetto astronomico:
- Equinozio di Autunno
- Solstizio d’Inverno
- Equinozio di Primavera
- Solstizio d’Estate
Quattro Sabba considerati ricorrenze intermedie legate al manifestarsi della vita sociale:
- Samhain o Halloween
- Imbolc o Candelora
- Beltane o Calendimaggio
- Lughnasadh
Gestazione, Purificazione, Rinascita, Partecipazione, ogni ciclo celebra un’esperienza mistica relativa al contatto con la Natura, che corrisponde al contempo con un particolare movimento interiore dell’essere umano. Ecco allora che si fa più impellente la necessità di essere parte attiva di questi particolari momenti di cui l’anno solare è costellato, un bisogno di essere in armonia con il tutto di cui siamo manifestazione nel reame dell’esperienza.